domenica 27 febbraio 2011

Corso di potatura delle rose

Ieri, dopo un anno di attesa...., ho potuto fare il tanto desiderato corso di potatura delle rose. È stato interessante e simpatico. La docente, una giovane e bella giardiniera, ci ha accolto con calore e spontaneità. Mi è piaciuto molto. Durante la breve pausa ci ha offerto un tè alle rose e un dolce fatto da lei. Ho apprezzato davvero tanto questo gesto così ospitale e generoso.

Anche tutti gli altri partecipanti erano molto interessati e la comune passione per il giardinaggio e in particolare per le rose, mi ha fatto sentire subito in sintonia con tutti e a mio agio nel gruppo. Per un istante della nostra vita, pareva che al mondo non ci fosse nulla di più importante delle nostre rose e del modo per farle crescere vigorose per donarci delle splendide fioriture...




Sono momenti in cui la mente riesce ad escludere tutti gli altri pensieri più pesanti. Momenti di rigenerazione, come quando fai un reset negli apparecchi elettronici o il pc ricompatta il disco fisso... Proprio come quando in estate, alla fine di una giornata, faccio un giro nel mio giardino in sacrale ammirazione di ogni fiore, ogni pianta, ogni bocciolo di rosa. Un momento di “eclissi” in cui mi rilasso e mi sento in profondo contatto con la terra e la natura.



Non vedo l'ora di potermi immergere in queste contemplazioni e anche se possono sembrare pensieri banali di fronte ai drammi del mondo, so che posso affrontare meglio la mia vita, il mio lavoro e le mie relazione, se mi concedo lo spazio per queste attività e queste emozioni.

sabato 19 febbraio 2011

L'incontro

Rientro a casa dopo una giornata cupa e pesante. L'umore è pessimo, sono triste e malinconica, il tempo uggioso amplifica tutte le mie emozioni negative. Guido svogliata, avvolta dalla nebbia. A un certo punto la strada stretta che si arrampica verso casa, mi obbliga a una manovra con una breve sosta sotto una vecchia casa a lato di un tornante e affacciata sul lago. Durante quei pochi secondi di attesa, alzo la testa come se il mio sguardo fosse stato attirato da qualcosa: appoggiata al parapetto del balcone l'anziana proprietaria della casa che osserva la mia manovra. È una signora molto molto anziana, ogni tanto la vedo camminare lenta, mentre io salgo o scendo in auto. Ora, appoggiata li, con in mano uno strofinaccio, trasmette un'aria quasi da ragazzina con quello sguardo curioso e un po' stupito. Istintivamente le rivolgo un sorriso accompagnato da un gesto di saluto con la mano. E lei immediatamente ricambia il sorriso e il gesto, con calore e simpatia. Non ci conosciamo, eppure in quei brevi istanti le nostre anime si sono incontrate. E basta questo incontro per cambiare il mio umore, per illuminare il resto della mia giornata e mi sento serena e in pace con l'universo.

sabato 12 febbraio 2011

Rallentamento

Il mio computer ha un problema e ho dovuto portarlo ad aggiustare. Ora ne uso uno non mio, quindi non ho accesso alle mie fotografie. Avrei voluto mostrarvi altre foto della Normandia. Dovrò attendere un po'.

Il giorni avanzano, le giornate diventano più lunghe e la primavera è alle porte. Io ho come una percezione ritardata di questo processo. Ed è uno stato d'animo che mi accompagna già da mesi... la conseguenza di questa strana lentezza è che sono perennemente in ritardo rispetto agli avvenimenti, agli appuntamenti, al lavoro, agli impegni... Non mi piace sentirmi così.

Non vorrei perdere troppo tempo, e dedicarmi alla preparazione del giardino. Vedo che è ora di iniziare a pulire, togliere tutto il "seccume" che c'è in giro. Tagliare l'erba che non ho tagliato in autunno. Aggiustare le recinzioni spezzate dal vento e dalla neve, il cancello che sta andando a pezzi....

Forse vorrei fermare il tempo... Forse addirittura tornare indietro... Forse mi spaventa il futuro. Ecco perché ogni nuovo giorno in questo momento mi coglie impreparata e un po' ... frastornata...



Questa fotografia è tratta dal sito del mio fratellone ed è stata scattata durante l'attraversata dell'Atlantico. Il sole che sorge dall'oceano.

martedì 8 febbraio 2011

Giardini famosi

L'estate scorsa siamo stati in vacanza in Normandia. Avevo previsto di visitare diversi giardini. C'è anche una guida apposita, me l'avevano mandata insieme all'altra documentazione. Per tutta una serie di circostanze, siamo riusciti a visitarne solo uno. Ma uno davvero speciale, forse quello che proprio non pensavo che avremmo visto. Anche perché non era proprio “di strada”... Abbiamo visitato il giardino di Monet.




Sì proprio quello con lo stagno delle ninfee, con i ponticelli verdi, le rose rampicanti...



Purtroppo il tempo non era bellissimo, e il giardino di Monet, come tanti altri luoghi famosi in Francia, è completamente “commercializzato”, con tanto di boutique dove qualsiasi oggetto immaginabile si puo' trasformare in un souvernir firmato Monet...
Bè, il giardino però è davvero bello, come anche la sua casa, e lo stagno è magico. Peccato che tutto il giardino sia stato “tagliato” in due dalla costruzione di una strada... Povero Monet, se vedesse quello scempio morirebbe una seconda volta... Quindi per raggiungere lo stagno bisogna attraversare un sottopassaggio che è stato finanziato da un benefattore inglese. È incredibile cosa si riesce a sacrificare ai nostri tempi per agevolare il traffico....